La storia del segnalibro rapito

C’era una volta una bambina di nome Giulia.
Era contenta perché la sua mamma aveva partecipato allo uno “suap” di segnalibri organizzato da Mamma Felice e siccome a lei piace leggere sperava che la mamma gliene donasse uno. Assieme a tutta la famiglia ha aspettato diligentemente e con tanta curiosità che arrivassero i 3 segnalibri delle abbinate alla mamma.
Che felicità correre ogni giorno alla buca delle lettere e scoprire quelle candide buste che contenevano tesori.
Poi l’attesa perché i segnalibri della mamma non arrivavano mai a destinazione, ogni giorno una sbirciatina sui blog, ma niente nessuna notizia, fino a oggi… e la delusione.

Questa sera a tavola all’ora di cena:
Giulia: - “Mamma, ma come ha fatto a non ricevere il tuo segnalibro ma solo il biglietto?”
Mamma: - “Anna sul suo blog ha scritto che ha ricevuto la busta con dentro il biglietto, la carta che ho utilizzato per impacchettare il segnalibro, la cordicella e l’etichettina, ma il segnalibro non c’era.”
Giulia: - “L’avrà guardato e poi si è dimenticato di rimetterlo dentro!!”
Papà : - “Sai Giulia, si vede che un omino delle poste ha visto la busta e si è incuriosito, o magari era un omino della dogana che doveva controllare il contenuto della busta. Ha aperto la busta, spacchettato il segnalibro e siccome gli piaceva ha pensato di fare un bel regalo alla sua fidanzata!”.

In questo momento leggendo “La storia del segnalibro rapito” a Giulia e Noè:
Giulia: – “Ecco mamma, ora che la storia è finita scrivi qui sotto bene in grande: CHI A PRESO IL SEGNALIBRO DEVE RIDARCELO ALTRIMENTI CHIAMIAMO LA POLIZIA!”
Noè: - “E ANCHE I MILITARI!”

Fine